CENNI STORICI
Pelago si trova a circa 25 Km da Firenze, in direzione est. Il capoluogo sorge a 350 mt sul livello del mare, lungo la strada che dall'Arno sale fino all'Abbazia di Vallombrosa, è circondato da una campagna rigogliosamente coltivata a viti ed ulivi.
Oltre al capoluogo, il comune conta numerose frazioni, su un territorio di circa 50 Kmq, che dalla pianura (San Francesco) sale fino ad un'altitudine di 1050 mt sul livello del mare (Consuma), presentando una sorprendente ed incantevole varietà di paesaggio: pianura, collina e montagna.
Essendo all'incrocio di varie vie di comunicazione naturali, la zona fu abitata fin dall'epoca preistorica e vide accrescere la propria importanza sia nel periodo etruco-romano che in quello degli insediamenti medievali: le vette dei colli, le gole dei torrenti e gli altri luoghi di rilievo si andarono sempre più arricchendo di torri, di castelli, di ville signorili, di borghi di vario tipo.
Lo stesso centro storico di Pelago è costituito da un agglomerato di abitazioni "spontaneamente" sorto attorno ad un fortilizio dei Conti Guidi (documentato fin dal 1089), signori guerrieri del Casentino che finirono con l'essere soppiantati dalla Repubblica Fiorentina.
Da quel momento il territorio di Pelago ha svolto l'umile ruolo di "comado" tributario della grande città, seguendone i destini gloriosi ed i travagli.
Qui si ebbero gli ultimi scontri tra Guelfi e Ghibellini e qui sorsero numerose "nobil case da signore", appartenenti a famiglie dell'alta borghesia e della nobiltà cittadine impegnate prima ad accrescere i propri beni investendo in agricoltura e più tardi, a ricercare nella campagna piaceri e tranquillità, lontano dalla città. Le numerosissime case coloniche, disseminate su tutto il territorio e strettamente collegate all'affermazione del sistema mezzadrile anche in questa parte della Toscana, e le diverse "case da signore" trasformate poi in vere e proprie ville sono ancora le testimonianze più evidenti della storia del territorio.
ECONOMIA
L'economia del territorio attualmente si basa principalmente sulle attività agricole, artigianali e turistiche.
Esistono moderne aziende agricole con produzioni di altissima qualità sia per l'olio che per il vino (fattoria di Altomena; il Castello di Nipozzano di proprietà dei Marchesi de' Frescobaldi, un antico maniero affacciato sulla vallata della Sieve ed ancora circondato da un piccolo borgo rurale), costituendo, insieme all'artigianato (mobili, pelletterie, accessori d'abbigliamento, ferro battuto), una parte importante dell'economia locale.
Solo nel fondovalle, più densamente popolato e solcato dalle strade di maggior traffico, sono presenti alcuni insediamenti industriali (rubinetterie, cementificio, manifattura della lana ecc).
Anche il turismo rappresenta un'importante attività che oggi, dalle attività tradizionali (stazioni climatiche di montagna come le località Borselli e Consuma, dotate di ristoranti ed alberghi affermati) sta ampliandosi verso nuovi settori (agriturismo e turismo culturale in strutture riadattate come la Villa di Grassina che appartenne ai Buondelmonti, oppure la colonica di Palaia, immersa in un uliveto centenario).